Sonia Bruganellimoglie di Paolo Bonolis, è una che va dritta al sodo. Che, nel bene e nel male, dice le cose come stanno. Sui social è famosa per mostrare la sua vita agiata e rispondere alle critiche a tono. «Prendiamo l’aereo privato perché possiamo», è un classico di tutte le sue estati (trascorse, di solito, in famiglia a Formentera). E se chi l’attacca per il «lusso ostentato» in Rete non lascia il segno, la mamma di tre (Davide, Silvia e Adele) mal sopporta invece essere considerata solo la «moglie di».

«Danno per scontato che viva a suo carico. Invece, ho una società di casting e produzioni tv. Non solo lavoro io, ma do lavoro a trenta persone. Scovo i talenti che vanno nei programmi di Paolo e non di Paolo, produco format», racconta al Corriere della Sera. Certo, ammette, stare col conduttore di punta di Mediaset l’ha agevolata ma non finisce tutto qui. «Ora l’aereo privato lo prendo da sola, non devo chiedere a lui». Da ragazza, invece, «mi alzavo alle cinque del mattino: ero promotrice di telefonini all’aeroporto di Fiumicino».

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Una laurea in Comunicazione poi, e l’amore nato con Bonolis. In Rete non è l’unica che mostra un tenore di vita alto, ma continua a essere presa di mira lei. «Perché», sostiene, «non sono la bellezza stratosferica, eppure ho sposato Bonolis. La bellissima, apparendo, ti dà la dimensione della differenza rispetto alla persona normale». Tra lei e Paolo va avanti da vent’anni. Il primo incontro nel 1997, poi le nozze nel 2002 e i figli. «All’inizio, l’ho convinto io a noleggiare l’aereo privato», continua, «siamo tanti e la primogenita, Silvia, ha problemi motori. Fino a poco fa, si spostava solo in carrozzina. Ora, dopo tanti sacrifici e fisioterapia, è quasi autonoma. La gente giudica senza sapere».

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Silvia, oggi 15 anni, è nata con problemi al cuore, e i primi anni sono stati molto difficili: «L’ho vista neonata in terapia intensiva per due mesi mentre incontrava complicazioni non previste, l’ipossia, l’arresto cardiaco… È stata dura per lei, per noi, per i fratelli, ma questo è il mio dolore e nessuno lo vedrà mai su Instagram. Prenderei centomila like, ma è roba mia».

L’articolo Sonia Bruganelli: «Non sono solo “moglie di”, l’aereo privato ora posso pagarlo io» proviene da VanityFair.it.