Certe canzoni non invecchiano mai. Passano i decenni, ma rimarranno sempre nel cuore di chi le ha ascoltate la prima volta, con le stesse emozioni e le stesse lacrime. È il caso di E poi, uno dei successi più straordinari di Giorgia che quest’anno festeggia i venticinque anni dal debutto al Teatro Ariston. Proprio dove la cantante sceglie di tornare nel 2019 in qualità di superospite della serata inaugurale.
Giorgia, fresca del successo di Pop Heart, il suo primo album di cover, a Sanremo ci è andata la prima volta nel 1993. Timida, magrissima e con grinta da vendere, si aggiudica il primo premio nella categoria Giovani tornando di diritto l’anno successivo in qualità di Big. È allora che arriva E poi, un successo straordinario che, come spesso capita nella storia del Festival, si «accontenta» del settimo posto. Poco male. L’anno dopo Giorgia sarà la prima artista a ricevere sia il Premio della Critica che la vittoria grazie a Come saprei, altra intramontabile gemma del suo repertorio.
Una carriera, quella di Giorgia, iniziata grazie a piccole collaborazioni con artisti come Zucchero e Andrea Bocelli e proseguita fra Festival e traguardi straordinari. L’esibizione davanti a papa Giovanni Paolo II, l’amicizia con Pino Daniele, il grande amore per Alex Baroni, il duetto con Alicia Keys ed Elton John e la consacrazione come una delle artiste italiane più apprezzate della storia della musica.
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