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La parola Panico deriva da Pan, divinità boschereccia dalle corna e dai piedi di capro che col suono della sua zampogna incuteva improvviso e pazzo spavento. Negli attacchi di panico l’ansia invade tutto il corpo, paralizza, toglie il fiato e fa scoppiare il cuore nel petto. L’impossibilità per il nostro Io di trovarne la causa terrorizza ancora di più. Pan attacca le proprie vittime all’improvviso, spesso nell’ora del meriggio, quando il sole è sopra le loro teste, quando l’Io e l’Ombra sono una cosa sola.

Jung ci dice che “la paura è una via legittima da seguire” e che “si va dove si è spaventati”; ci insegna che ciò che ci spaventa può essere ciò che ci salva anche e soprattutto nel caso del sintomo psichico. Spesso gli attacchi di panico costringono le persone sia a confrontarsi con ciò che le terrorizza e le fa soffrire, sia a entrare in contatto con l’inconscio, con l’ignoto, a incontrare la propria Ombra.

In un pomeriggio di inizio estate, impareremo a conoscere e riconoscere il panico; faccia a faccia con il Dio Pan che, suonando come sempre lo zufolo fra l’ombra dei boschi, ci farà seguire il suono di una melodia sfrenata e senza sosta, guidandoci nel regno dell’ombra dove ripararsi dal sole troppo luminoso della coscienza.

Il convegno è organizzato dal centro di psicologia per la famiglia “La casa sull’albero” di Bari, e vedrà come relatori: Nunzia Tarantini, psicologo psicoterapeuta, analista ad orientamento junghiano, associato ricercatore dell’Associazione per la Ricerca in Psicologia Analitica (ARPA); Carmen Donato La Vitola, psicologo psicoterapeuta ad indirizzo psicodinamico; Daniele Aprile, medico psicoterapeuta ad indirizzo psicodinamico. Inoltre Luigi Stagno, Monica Leonetti, Francesco Vitale, Patrizia Rocchitelli, psicoterapeuti esperti delle tematiche del convegno, ci guideranno nella visione e nell’analisi di filmati e opere d’arte collegate al tema del panico.

Info 0804550079 – www.psicologiainfantilebari.it