Il diabete insipido è una malattia rara provocata da una assente o da un’inadeguata secrezione dell’ormone antidiuretico vasopressina (ADH – Antidiuretic Hormone) da parte dell’ipotalamo e dell’ipofisi posteriore, una piccola ghiandola endocrina che si trova all’interno del cranio. La malattia può essere provocata anche da una ridotta sensibilità dei reni all’azione di questo particolare ormone.

Ma cosa è esattamente la vasopressina? E chi corre maggiormente il rischio di soffrire di diabete insipido? In questo articolo risponderemo a queste domande, scopriremo come affrontare la malattia e vedremo in cosa differisce dal diabete più comune, quello mellito.

Cos’è la vasopressina?

L’ormone ADH, anche detto “vasopressina”, gioca un ruolo determinante nello sviluppo del diabete mellito. Tale ormone regola infatti la quantità di acqua che deve essere rilasciata dai reni attraverso le urine.

Riducendo l’escrezione di acqua, permette all’organismo di trattenerne in quantità maggiori, diluendo quindi i livelli di sodio.

Nei pazienti che soffrono di questa forma di diabete – che colpisce circa 1 persona su 25.000 – si registra tuttavia una mancata o inadeguata secrezione di questo ormone, o vi è una ridotta sensibilità dei reni all’azione di esso. In condizioni del genere, il meccanismo della diuresi risulta essere quindi sbilanciato, e ciò può portare a delle conseguenze come un’eccessiva produzione di urina e una sete eccessiva.

Sono proprio questi, come vedremo, due dei principali sintomi del diabete insipido.

I sintomi del diabete insipido

Fonte: Foto di congerdesign da Pixabay

Ma come si scopre il diabete insipido? Insomma, come riconoscere la malattia? Come abbiamo accennato la malattia – che può esordire praticamente a qualsiasi età e persino durante la gravidanza – comporta tre disturbi molto evidenti, vale a dire:

  • Poliuria, ovvero una produzione di urine incredibilmente eccessiva e un aumento della frequenza della minzione. In alcuni casi il paziente può arrivare a produrre anche 10 litri di urina al giorno.
  • Sete eccessiva (detta anche polidipsia): chi soffre di diabete insipido può arrivare a bere ben più dei 2 litri consigliati al giorno (c’è chi parla persino di 10 litri giornalieri).
  • Disidratazione: nonostante le enormi quantità di acqua e altri liquidi assunti, il paziente sarà molto disidratato, con conseguenze serie per la salute. Apparirà inoltre stanco (diabete insipido e stanchezza vanno spesso di pari passo) e potrebbe soffrire di sonnolenza diurna. I pazienti tendono a svegliarsi nel cuore della notte per andare in bagno, e a causa di una simile eccessiva minzione rischiano di andare incontro a uno stato di grave disidratazione.

Qual è la differenza fra diabete insipido e diabete mellito?

Ma a questo punto vediamo perché e in che modo differiscono il diabete insipido e quello mellito. Nel primo caso, le urine sono molto abbondanti e diluite. Da qui deriva appunto l’aggettivo “insipido”. Nel caso del diabete mellito invece le urine appaiono “dolci” a causa del glucosio in eccesso, ed ecco perché è stato definito “mellito”, dal latino mellitus, ovvero “che contiene miele”.

Nel primo caso non si ha iperglicemia o carenza di insulina (non è necessario fare un’iniezione di insulina per stare meglio), mentre nel secondo caso queste condizioni sono presenti.

La sola cosa che accomuna queste due forme sono, sostanzialmente, i classici sintomi del diabete (sete eccessiva e abbondante diuresi).

Le cause della malattia

Il diabete insipido può essere provocato da diversi fattori scatenanti. Come abbiamo visto, ad esempio alla base della malattia potrebbe esservi una mancata o insufficiente secrezione dell’ormone vasopressina da parte dell’ipotalamo e dell’ipofisi posteriore. Ma a causare il diabete insipido potrebbe essere anche una ridotta sensibilità dei reni all’azione di questo ormone.

Alla luce di quanto detto distingueremo dunque fra:

  • Diabete insipido centrale (detto anche Adh-sensibile o neurogenico): questa forma può essere distinta a sua volta in tipologia idiopatica (le cui cause sono sconosciute) e acquisita (una forma provocata da fattori come trauma cranico, tumori, interventi chirurgici e altre condizioni mediche sottostanti).
  • Diabete insipido nefrogenico (noto anche come diabete Adh-insensibile), rappresenta una forma più rara rispetto alla prima. In questo caso il deficit non può essere corretto con lo stesso trattamento previsto per la forma neurogenica. Come nel caso del diabete insipido centrale, anche in questo caso le cause possono essere idiopatiche o acquisite.

Per molti pazienti la causa della malattia risulta essere sconosciuta.

Quale specialista cura il diabete insipido?

Ma di fronte a una sintomatologia di questo tipo, a quale specialista dovremmo rivolgerci? Il medico di riferimento, anche in caso di diabete insipido, è il diabetologo, che tratta il diabete in ogni sua forma, ovvero:

  • Diabete mellito
  • Diabete di tipo 1
  • Insipido
  • Diabete gestazionale, ovvero la forma che colpisce le donne durante la gravidanza.

Come diagnosticare il diabete insipido?

Durante la fase di diagnosi è fondamentale distinguere fra diabete insipido e altre malattie che possono causare sintomi simili, come ad esempio il già citato diabete mellito o persino delle infezioni del tratto urinario o una condizione nota con il nome di potomania, un disturbo psicologico caratterizzato dal bisogno di bere molta più acqua rispetto alle quantità considerate normali e salutari.

Per giungere a una corretta diagnosi sarà necessario condurre una serie di esami, come quelli del sangue, il test delle urine e altre analisi, come quella di deprivazione idrica, ovvero il cosiddetto test dell’assetamento.

Inoltre, in questa fase il medico potrà porti delle domande in merito alla tua storia medica, in merito alle tue abitudini alimentari, al tuo consumo di acqua e altri liquidi e così via.

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Come guarire dal diabete insipido? I possibili trattamenti

Diabete insipido
Fonte: Foto di HeungSoon da Pixabay

Ma come si cura il diabete insipido? In generale è possibile convivere con questa patologia, ma bisognerà condurre un sano stile di vita, evitando in particolar modo quelle situazioni che possono mettere a rischio la salute (come ad esempio stati di grave disidratazione, per cui è importante bere molta acqua in modo da mantenersi idratati).

Principale obiettivo della terapia è quello di ridurre la quantità di urine e la quantità di liquidi assunti, per cui sarà importante trattare la causa alla base della condizione. Per il trattamento del diabete insipido centrale, ad esempio, viene somministrata la desmopressina, un farmaco che esercita gli stessi effetti biologici dell’ADH.

Per quanto riguarda il diabete insipido nefrogenico, il trattamento risulta essere invece più complesso e richiederà l’unione di diversi approcci terapeutici.

Diabete insipido e dieta

Cosa mangiare con il diabete e cosa non mangiare è fondamentale. Ma con il diabete insipido come è bene comportarsi? I medici consigliano di aumentare la quantità di liquidi assunta quotidianamente per migliorare l’idratazione. E di seguire un’alimentazione povera di sale. Di solito altri accorgimenti non sono previsti, anche se è sempre bene seguire una dieta anche per il diabete insipido che sia il più possibile sana, naturale, variegata e ovviamente equilibrata per coprire il fabbisogno alimentare di ogni paziente.

È possibile prevenire la malattia?

In realtà la risposta a questa domanda è no. Non è possibile mettere in atto delle strategie di prevenzione quando si parla di diabete insipido. Tuttavia i pazienti affetti da questa condizione possono mettere in atto una serie di consigli per gestire al meglio la propria condizione.

Come dicevamo, risulta essere infatti fondamentale la prevenzione di uno stato di disidratazione. Il paziente dovrà inoltre avere sempre a portata di mano i farmaci necessari per tenere sotto controllo la malattia, e dovrà indossare un braccialetto medico o portare con sé una scheda in cui viene dichiarata la condizione di cui soffre.

Tutto ciò sarà fondamentale qualora il soggetto non fosse in grado di comunicare a causa di un malore o di un incidente.

Cosa devi sapere sul diabete insipido?

Il diabete insipido è una malattia rara che può colpire circa 1 persona su 25.000. Questa condizione è caratterizzata da un forte bisogno di urinare nel corso della giornata e da una sete oltremodo eccessiva.

La malattia è causata da una mancata o scarsa secrezione dell’ormone antidiuretico vasopressina (ADH) da parte dell’ipotalamo. Questo ormone, in condizioni fisiologiche, ha lo scopo di regolare la quantità di acqua che dovrebbe essere rilasciata dai reni attraverso le urine. Se dovesse essere assente o carente, ciò potrebbe quindi causare uno squilibrio che può aprire la strada a condizioni di grave disidratazione. La malattia può essere provocata anche da una inadeguata sensibilità dei reni all’azione della vasopressina.

Il trattamento del diabete insipido andrà definito in base alle condizioni del paziente e alla tipologia di diabete di cui soffre. La cura dipenderà molto dal caso specifico, e potrebbe andare dalla somministrazione di un farmaco che agisce come l’ADH all’adozione di altri approcci nei casi più complessi.

Se temi di essere affetto da diabete insipido o sei preoccupato per la tua salute e per la quantità di acqua che bevi durante il corso della giornata, chiedi un consulto al tuo medico di famiglia o prenota una visita da un diabetologo, in modo da fare chiarezza sulla situazione e prendere i giusti provvedimenti qualora dovesse essere necessario.

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