Fra le cause della demenza potrebbe esservi un eccessivo consumo di carne processata. La conferma arriva da uno studio recentemente pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition. Gli autori dello studio – i membri della University of Leeds – hanno cercato di scoprire se tra i fattori di rischio modificabili per la demenza potesse essere inclusa anche l’assunzione di carne, e se si, quale tipo di carne dovrebbe essere considerato più pericoloso.

Per analizzare la questione, gli autori hanno esaminato i dati di 500.000 persone. Ai partecipanti è stato chiesto di definire la quantità e la tipologia di carne mangiata regolarmente. Lo studio ha preso in considerazione sia persone che avevano deciso di non mangiare carne rossa che quelle che ne mangiavano in grandi quantità.

Ebbene, dalle analisi è emerso un chiaro legame fra il consumo di alcuni tipi di carne e il rischio di sviluppare la demenza.

In tutto il mondo, la prevalenza della demenza è in aumento e la dieta come fattore modificabile potrebbe svolgere un importante ruolo. La nostra ricerca si aggiunge al crescente corpus di prove che collegano il consumo di carne lavorata all’aumento del rischio di una serie di malattie non trasmissibili.

Cause della demenza: il rischio arriva anche dalla carne

Ma quali sono le carni più dannose per la salute? Secondo lo studio, quella processata senza alcun dubbio. Stiamo parlando per l’esattezza di cibi come salsicce, hotdog, salumi, carne in scatola, affumicata e così via.

Sebbene la genetica giochi un ruolo significativo nel rischio di soffrire di demenza, è apparso chiaro che anche l’alimentazione ha il suo peso. Chi consumava più carne lavorata, tendeva infatti a correre un maggior rischio di soffrire di Alzheimer e demenza vascolare, vale a dire una forma di deterioramento delle capacità intellettive provocato da un’alterazione della circolazione sanguigna cerebrale.

Saranno senza dubbio necessarie ulteriori conferme, ma queste scoperte confermano già quanto emerso da precedenti ricerche, ovvero che un minore apporto di carne (come ad esempio quello previsto dalla dieta plant based) potrebbe davvero fare bene alla nostra salute.

via | ScienceDaily
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