Soffrite spesso di mal di pancia dopo mangiato? Questo sintomo accomuna il 20% della popolazione mondiale, e fra le possibili cause vi è una condizione nota con il nome di “Sindrome dell’intestino irritabile” (IBS, da Irritable bowel syndrome). Questa sindrome si innesca generalmente a causa di fattori psicologici, ma può influenzare la nostra vita in maniera profonda, compromettendo la qualità delle nostre giornate.

Dolore allo stomaco, stitichezza e diarrea (talvolta alternate), flatulenza, gonfiore addominale, nausea e difficoltà digestive sono solo alcuni dei sintomi dell’intestino irritabile. A questi si aggiungono i disagi psicologi. Non stiamo parlando solo dell’ansia alla base del disturbo, ma anche delle difficoltà nel riuscire a gestire una condizione che – seppur benigna – può rivelarsi davvero difficile da sostenere, specialmente nei periodi più acuti.

A parlare di mal di pancia da Sindrome del Colon Irritabile è stato Giovanni Sarnelli, membro della Sige, Società Italiana di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva. In un’intervista rilasciata ad AdnKronos, l’esperto ha spiegato che le esatte cause dell’IBS non sono ancora del tutto chiare.

Sindrome dell’intestino irritabile e mal di stomaco

Ciò che sappiamo è che questa condizione riguarda in misura maggiore la popolazione occidentale e i Paesi più avanzati:

Questo dato suggerisce che fattori legati allo stile di vita e a regimi dietetici globalizzati possono avere un ruolo preponderante, rispetto a fattori legati all’etnia. Inoltre, negli ultimi decenni abbiamo assistito ad un radicale cambiamento nei processi di produzione agro-alimentare, con il ricorso a tecniche di conservazione e di raffinazione degli alimenti, che mettono sotto stress il nostro sistema digestivo.

Che la causa dei disturbi allo stomaco sia dunque da ricercare proprio nel processo di produzione e conservazione degli alimenti? È probabile.

L’esperto spiega che alla base del meccanismo che causa mal di pancia dopo mangiato potrebbe esservi anche “un’anomalia negli scambi che normalmente avvengono tra cellule immunitarie e nervi della mucosa intestinale”.

Nell’intestino è presente un sistema immune che si è perfezionato nel corso dell’evoluzione per difenderci dalle infezioni gastrointestinali, che oggi si sono drammaticamente ridotte, lasciando il sistema in uno stato di perenne allerta. In parole semplici, vengono introdotti alimenti e prodotti raffinati che, raggiunta la mucosa intestinale, attivano alcune cellule del sistema immunitario le quali rilasciano delle sostanze capaci di stimolare a loro volta i nervi presenti nell’intestino con la comparsa di sintomi.

Come ridurre il mal di pancia dopo mangiato?

Ma alla luce di queste informazioni, come possiamo affrontare il problema e ridurre i sintomi del mal di stomaco? Dal momento che la Sindrome dell’Intestino irritabile coinvolge sia la mente che il corpo, il medico invita ad adottare un approccio olistico. Questo dovrà essere fondato innanzitutto sulla creazione di un rapporto empatico tra medico e paziente.

Nei casi più severi, nei quali la componente psicosomatica è preponderante, [si consiglia] il ricorso alla psicoterapia o l’utilizzo di basse dosi di farmaci serotoninergici.

Per i casi più “gestibili”, rimangono valide le buone norme per la salute, ovvero seguire una dieta equilibrata e bilanciata, senza eliminare totalmente i cibi che potrebbero scatenare il sintomo, ma moderandone comunque l’assunzione.

Sarnelli consiglia inoltre di svolgere attività fisica con costanza e regolarità, e di non trascurare l’idratazione. Bevete quindi almeno 2 litri di acqua al giorno. Se proprio non riuscite, qui potrete trovare alcuni segreti e trucchi efficaci per raggiungere questo importante obiettivo!

via | AdnKronos
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