In America Latina, il Covid 19 non è il solo problema che sta mettendo in ginocchio le comunità. Povertà, fame, sovraffollamento nelle case, mancanza di beni di prima necessità, difficoltà finanziarie e lavorative si aggiungono all’emergenza Covid, aggravando una situazione già molto difficile da gestire.

Ne parlano i membri di Azione contro la Fame, América Arias, John Orlando e Miguel García, direttori dell’organizzazione rispettivamente in Perù, Colombia e America Centrale.

Il quadro che emerge dopo un anno di pandemia è spaventoso e impossibile da ignorare. Le persone soffrono a causa della fame. Basti pensare che già prima dell’emergenza Covid, una persona su tre viveva in condizione di insicurezza alimentare. In America Centrale, in Perù e in Colombia si registra tra l’altro un altissimo numero di contagi da Covid-19. L’America Latina è infatti la terza regione al mondo più colpita dalla pandemia. In queste terre però la più grande piaga è soprattutto quella dovuta alla mancanza di cibo.

Il dramma della pandemia di Covid 19 in America Latina

Abbiamo più paura della fame che del Covid.

È questo ciò che ripetono le persone che ogni giorno devono lottare per assicurare un pasto alla propria famiglia. A rendere la situazione ancor più difficile è l’aumento dei prezzi dei cibi venduti nei mercati. Un’altra conseguenza della pandemia e delle nuove dinamiche commerciali da essa innescate.

Una delle zone più critiche è il cosiddetto Corridoio secco centroamericano, che si estende dal Nicaragua al Guatemala, dove almeno 3,9 milioni di persone hanno difficoltà a nutrirsi,

fa sapere Azione contro la Fame, che spiega in che modo le popolazioni affrontano la situazione, ricorrendo a prestiti, condividendo il cibo con le famiglie o vendendo quel poco che hanno.

Riuscite a immaginare quanto possa essere straziante una situazione del genere?

Per aiutare i Paesi più poveri e bisognosi, Azione contro la Fame e le altre organizzazioni hanno dato vita a una “rete alternativa”, in grado di fornire assistenza e cibo a più di 50.000 persone delle comunità rurali del cosiddetto “Corridoio secco”.

Per conoscere i progetti dell’associazione e offrire il vostro sostegno, visitate il sito www.azionecontrolafame.it.

Categorie: Benessere