Gli USA lo renderanno disponibile alla distribuzione su ampia scala già la prossima settima e lui, il nuovo vaccino contro il Covid-19 sta destando l’attenzione del mondo. A produrlo è Johnson & Johnson, la FDA ha già dato la sua autorizzazione all’uso di emergenza e ha qualcosa che gli altri non hanno. La sua efficacia si ha già con una sola dose di somministrazione.

Ci sono stati test su oltre 44mila persone tra Stati Uniti, Sud Africa ed America Latina e si è dimostrato efficace al 66,1%, a livello globale, già quattro settimane dopo la vaccinazione. Ed ecco quindi la seconda differenza con i vaccini Pfizer e Moderna, per cui la protezione completa c’è solo dopo due settimane dalla seconda dose. Ossia cinque o sei settimane dopo la prima somministrazione.

Per quanto riguarda l’efficienza nella copertura contro la malattia, c’è un ma, come visto dalle percentuali. Il vaccino anti Covid-19 di J&J risulta infatti un po’ meno efficace degli altri. C’è da dire però che ha iniziato ad essere testato dopo che alcune delle nuove varianti del coronavirus avevano iniziato a circolare.

È quindi possibile che la differente efficacia rispetto agli altri vaccini derivi in parte da questo. In modo particolare contro la variante africana, chiamata B.1.351, che sembra indebolire il riconoscimento del virus da parte dell’organismo, anche dopo la vaccinazione.

Nuovo vaccino anti Covid-19 Johnson & Johnson: la tecnologia

Di differenze tra i vaccini Moderna e Pfizer, rispetto a quello Johnson & Johnson ce ne sono, a partire dalla tecnologia usata. Se i primi due si basano sul RNA messaggero, attraverso un codice genetico fornito da particelle di grasso, il vaccino J&J utilizza la tecnologia vettoriale virale. In questo caso si è modificato un comune virus del raffreddore, affinché fornisca istruzioni genetiche alle cellule, ma non possa infettarle e replicarsi.

Altro dato interessante, questo vaccino è molto più facile da gestire degli altri. Le delicate palline di grasso utilizzate per i vaccini Moderna e Pfizer richiedono un’attenta manipolazione. E il vaccino Pfizer deve essere conservato e spedito a una temperatura compresa tra -80 ° C e -60 ° C, cosa che ha costretto gli Stati a dotarsi di ghiaccio secco e congelatori speciali.

In più il vaccino può essere tenuto in frigorifero solo per cinque giorni e deve essere utilizzato entro sei ore dallo scongelamento e dalla diluizione. Il vaccino Moderna è un po ‘meno esigente ma deve ugualmente essere congelato a -20° C e maneggiato con cura. Per quanto riguarda il prodotto Johnson & Johnson, per la conservazione bastano le temperature di un frigorifero semplice ed è quindi più facile da conservare e spedire.

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