La pandemia di Covid ha dato vita a un fenomeno chiamato “sindemia”, una problematica da tempo nota agli esperti del mondo scientifico. Ma cosa è esattamente la “sindemia da Covid”? La parola sindemia nasce dalla crasi fra i termini “sinergia”, “pandemia” ed “endemia”. In poche parole con questo nome si indicano gli effetti che l’unione di due o più malattie possono esercitare sulla popolazione e sulla società.

Ma perché si parla di “sindemia e coronavirus“? È vero, il Covid è una singola malattia, ma questa si è connessa a una serie di condizioni croniche che da tempo mettono alla prova la salute pubblica. Oltre alla ormai ben nota pandemia infettiva, oggi ci troviamo quindi di fronte anche alla sua interazione con l’epidemia di malattie croniche come quelle cardiovascolari, i tumori, il diabete o l’obesità. Tutte condizioni contro le quali combattono moltissime persone nel mondo.

L’interazione fra queste due situazioni da dunque vita alla cosiddetta sindemia. Non a caso, sin dai primi mesi dell’emergenza Covid è stato osservato che la malattia colpisce in maniera più grave le persone affette da malattie croniche.

Sindemia Covid: l’allarme degli psicologi

Negli ultimi giorni si è parlato di “sindemia” anche da un punto di vista psicologico. Sin dai primi lockdown abbiamo appurato che la pandemia di Covid sta avendo un peso non indifferente sulla salute mentale delle persone di tutto il pianeta. La questione è stata sottolineata anche dagli esperti della Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia (Sinpf). Gli esperti spiegano che sia chi ha avuto un contatto diretto con il virus, sia chi non lo ha avuto, potrebbe soffrire delle conseguenze psicologiche della pandemia. In primis si registra già adesso un aumento nei disturbi di ansia, depressione, disturbo post-traumatico da stress, insonnia e disturbo ossessivo-compulsivo.

Tutte problematiche – quelle elencate – che si aggiungeranno al disagio mentale sofferto da persone che hanno perso dei familiari a causa della pandemia. Purtroppo non è solo il virus a rendere complesso e difficile questo periodo. Anche le restrizioni volte ad arginarne la diffusione stanno causando problematiche come ansia, stress e rabbia nella popolazione mondiale:

Con il prolungarsi delle restrizioni anche chi non è stato contagiato è sull’orlo di una crisi di nervi. Sono subentrati esaurimento, stanchezza, talvolta rabbia. E preoccupa l’ondata di malessere indotta dalla crisi. Occorre puntare a rafforzare i servizi ed essere più vicini possibile ai cittadini.

Gli esperti sottolineano infine che dei farmaci potrebbero essere utili per combattere alcune delle condizioni che abbiamo visto, ma mai optare per il fai da te. Chiedete sempre un parere al vostro medico prima di assumere qualsiasi tipo di farmaco.

via | Il Messaggero, Ordinemedici.brescia.it
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