Vanessa Incontrada è la nuova musa curvy di Dolce & Gabbana. L’attrice e presentatrice spagnola si mette in gioco e insieme a Domenico Dolce e Stefano Gabbana crea una campagna pubblicitaria ispirata a Pieter Paul Rubens.
Il progetto è molto bello e Vanessa Incontrada è più che mai affascinante ma definirla curvy mi sembra n po’ forzare la mano, non ha un fisico da modella di 20 anni ma è una donna in perfetta forma.
Il concetto di body positivity, accettazione del corpo e curvy credo siano ben altro e la Incontrada non so se è la persona giusta per incarnare questi valori. Non è una guerra alle taglie, ai rotolini e alla ciccia, ma un dato di fatto abbastanza oggettivo.
Dolce & Gabbana, Vanessa Incontrada e la moda curvy
Dolce & Gabbana produce capi fino alla taglia 54, solo che sul sito non si trovano quasi mai. Le taglie curvy e plus size si vedono in passerella e in campagne ad hoc come questa, ma la vita vera è ben altra. Chi porta la taglia 54 vorrebbe vedere come cadono gli abiti su un fisico simile e curvy davvero, non su Vanessa Incontrada che sarà intorno alla 44-46.
Tutto fa marketing e da qualche anno, anche la moda curvy è diventata uno strumento per farsi notare e conquistare consensi. Onore a Dolce & Gabbana che ci provano e cercano di trasmettere un modo più inclusivo di essere sensuali e femminili. Speriamo però che alle foto e agli advertising seguano capi curvy acquistabili e ottimizzati per valorizzare le curve.
La campagna Dolce & Gabbana con Vanessa Incontrada è ispirata allo stile barocco Pieter Paul Rubens che nei suoi dipinti è riuscito a raccontare la morbidezza in modo sensuale e delicato.
Domenico Dolce e Stefano Gabbana, tramite una nota stampa, hanno dichiarato:
“Dolce&Gabbana ama da sempre la sensualità femminile in tutte le sue forme ed espressioni. La bellezza non è una taglia, ma uno stato dell’anima, l’attitudine e il coraggio che rendono una donna unica. Ampliare le taglie dei capi è un tributo di Dolce&Gabbana alle donne, alle forme del corpo femminile, e alla bellezza nella sua totalità”.
Voi che ne pensate?