Cos’è il co-sleeping? E quali sono i potenziali rischi e i benefici di questa pratica? Con il termine “co-sleeping” si indica la scelta di alcune mamme e papà di dormire nello stesso letto con il proprio bambino. Fino ad alcuni anni fa si trattava di una pratica sconsigliata dai pediatri. Il motivo di tale riluttanza nei confronti del co-sleeping è presto detto: i medici ritenevano che dormire nel lettone con il proprio bambino potesse azzerare totalmente la privacy dei genitori. Inoltre, i bambini rischiavano di non abituarsi “mai” a dormire nella loro cameretta.

Gli esperti sostenevano che in questo modo i bambini non sarebbero mai stati autonomi e indipendenti.

Oggi le cose sono ben diverse. Medici e pediatri sostengono il co-sleeping, poiché favorirebbe il legame madre-figlio, e permetterebbe alla mamma e al papà di prendersi cura del proprio bambino in maniera più semplice.

Ma quali saranno i pro e i contro del co-sleeping? Vediamoli insieme, e scopriamo quali sono le soluzioni più adatte per eliminare gli eventuali rischi.

Co-sleeping: pro e contro da valutare

Se state pensando di far dormire nel lettone il vostro bambino, è necessario valutare tutti i rischi e i potenziali benefici. Far dormire il bambino insieme a mamma e papà potrebbe infatti mettere a rischio l’incolumità del piccolo. Durante il sonno, uno dei due genitori potrebbe infatti arrecargli involontariamente dei danni, semplicemente muovendosi nel sonno. Medici e pediatri ricordano inoltre che il rischio di SIDS (Sudden Infant Death Syndrome o Sindrome della morte in culla), sembra essere più frequente nei neonati che dormono nel lettone con i genitori.

Per evitare che ciò accada, è molto utile l’utilizzo di un’apposita culla per il co-sleeping, una soluzione ideale per proteggere la salute del bambino. La culla in questione presenta solo tre sponde, e potrà essere agganciata al letto, per fare la nanna vicino alla mamma in completa sicurezza.

Fra i potenziali “svantaggi” del co-sleeping, molti segnalano anche un azzeramento della privacy. È vero, dormire con il bambino accanto riduce al minimo la privacy nella coppia. Tuttavia i genitori potranno ritagliarsi degli attimi di intimità in altri momenti della giornata e in altri luoghi della casa.

Peraltro, il cosleeping può rivelarsi senza dubbio utile soprattutto nei primi mesi di vita del bambino, quando l’allattamento è più frequente. Avere il proprio figlio accanto potrà ridurre lo stress nella mamma e nel papà. Inoltre, dormire vicino ai genitori potrebbe rivelarsi benefico anche per la salute mentale del bambino, che si sentirà coccolato e al sicuro.

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