Sulla sfilata Dior per la primavera estate 2021, andata in scena sulle passerelle parigine, ne abbiamo lette e sentite tante. Dall’incursione dell’attivista di Extintion Rebellion, che ha fatto invasione di campo con lo striscione We Are All Fashion Victims, alla riduzione drastica degli invitati causa Covid-19, “solo” 350 presenti contro i canonici 1750, fino allo streaming dell’evento su Tik Tok, per essere a portata di millenials. Senza scordare i paragoni con firme come Comme des Garçons, che hanno abbandonato Parigi in favore di Tokyo per presentare le proprie collezioni.

E ne sono state dette tante anche sulla linea spring summer 2021 siglata Maria Grazia Chiuri, che ha creato un contenitore intimistico per condividerla con il pubblico, il quale, forse, non l’ha capita del tutto. Se infatti per alcuni lo stile doveva quasi appartenere ad un hygge temperato alla franco-italiana, per i più attenti quei tagli sartoriali così scivolati e morbidi, quei tessuti naturali e rustici come cotone e lino, volevano dire qualcosa di più.

La stessa Maria Grazia Chiuri ha svelato l’arcano in videoconferenza, dopo la sfilata alla Paris Fashion Week:

Le persone oggi vogliono proteggersi, un aspetto di cui non abbiamo tenuto conto prima. Abbiamo uno stile di vita molto più privato e il nostro rapporto con i vestiti sarà molto più personale e intimo

Maria Grazia Chiuri

E sono l’intimità e l’intimismo a caratterizzare la collezione Dior per la prossima stagione calda, è la riflessione sui tempi che corrono, è l’esigenza di non strafare e anche di tornare alle origini. Una camicia da uomo viene reinventata come tunica o chemisier o indossata su pantaloni larghi a righe, rievocando lo stile nightwear, mentre ampi cappotti con cashmere, motivi floreali e pattern mimetici giocano sul concetto di protezione e i tessuti screziati della tradizione francese e italiana vengono accostati agli ikat indonesiani.

I colori sfumati, contribuiscono a caratterizzare questa atmosfera accogliente, dove tutto è studiato per portare benessere interiore. Ed è qui che le vetrate da cattedrale gotica, firmate da Lucia Marcucci, hanno fatto da sfondo all’idea di base della Chiuri, illuminare la linea di pret-a-porter con qualcosa che richiamasse l’ultraterreno.

Ora provate a dire che la Chiuri ha fatto una collezione da pigiama party, come qualcuno ha fatto. L’eleganza di questa linea non ha eguali. Esattamente come il suo filo conduttore, che ricorda a tutti quanto gli ultimi mesi siano stati graffianti, tanto da renderci un pochino più concreti anche nelle scelte modaiole.

Eleganza

8.5

Originalità

8.5

Tavolozza di Colori

9

Sensualità

7.5

Vestibilità e taglio

9

Paris Fashion Week: la primavera estate 2021 di Dior è all’insegna dell’intimismo pubblicato su Fashionblog.it 30 settembre 2020 23:01.

Categorie: Moda