L’inerzia terapeutica, intesa come mancata o ritardata intensificazione della cura in presenza di insoddisfacente controllo metabolico, è un problema rilevante nel diabete. Ancora oggi 1 malato su 2 presenta valori di emoglobina troppo elevati. Il quadro rischia di
aggravarsi a causa della riduzione di visite specialistiche ed esami di controllo per l’emergenza Covid-19. Quest’ultima rischia di avere gravi ripercussioni sulla cura della malattia, sul suo controllo e sull’insorgenza di complicanze a medio e lungo termine.

Il Forum sul diabete ha messo in luce i problemi generati da Covid-19

L’analisi di questo fenomeno, insieme alla valutazione di possibili nuove forme di gestione clinica che migliorino e rafforzino l’assistenza alle persone con diabete in Italia, garantendo accesso equo e adeguato alle cure, è stato al centro dell’annuale Italian Barometer Diabetes Forum. L’evento è stato organizzato da Italian Barometer Diabetes Observatory (Ibdo) Foundation e dall’Intergruppo Parlamentare “Obesità e Diabete”, nell’ambito dei progetti Changing Diabetes e Defeat Diebates e con il contributo non condizionato di Novo Nordisk.

Cosa bisogna fare ora in ambito diabete

Diversi studi hanno dimostrato che l’inerzia terapeutica è associata a esiti micro e macro-vascolari peggiori e quindi a complicanze cardiovascolari, renali, circolatorie, rischio di cecità, dialisi o amputazioni, per chi soffre di diabete. È necessario un nuovo approccio a favore delle persone con diabete, che preveda il potenziamento dell’integrazione tra ospedale e cure primarie e specialistiche, il ricorso a telemedicina e teleconsulto, l’accesso omogeneo su tutto il territorio nazionale ai trattamenti.

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