Tutti noi indossiamo abiti e vestiti ogni giorno, ma ogni quanto tempo andrebbero lavati e disinfettati i vestiti? Alcuni hanno l’abitudine di lavare a mano o in lavatrice gli indumenti e i capi ogni volta indossati. Altri, al contrario, attendono che siano maleodoranti e sporchi per poi lavarli. Ma ogni quanto tempo è davvero necessario procedere al lavaggio di un certo capo?

Capita spesso di indossare un capo più di una volta, soprattutto se non è molto sporco e non vediamo quindi la necessità di lavarlo. In realtà non tutti i capi possono essere portati per più giorni consecutivi, soprattutto per motivi legati all’igiene.

Per quanto riguarda jeans, gonne e pantaloni, andrebbero lavati dopo cinque o sei volte averli indossati. Queste indicazioni sono, ovviamente, generiche. Se ad esempio il capo si macchia, si sporca o prende un cattivo odore, è necessario lavarlo.

Lavare questi capi in lavatrice con un buon detersivo e a 30 gradi equivale a tenerli sempre puliti senza sciuparli. Tra l’altro nella composizione di un buon detersivo è presente anche l’antibatterico che si attiva anche con una temperatura bassa dell’acqua ma che provvede comunque a disinfettare le fibre del tessuto.

Dividere i capi da lavare per colore e tipologia

Per essere sicure di disinfettare bene i capi di abbigliamento con un lavaggio in lavatrice dividete bene per colore, tessuto e tipologia avendo cura di mettere del detersivo liquido o dello smacchiatore sulle macchie più ostinate e di mettere a rovescio ogni capo di abbigliamento.

I jeans vanno con i jeans, i maglioni con i maglioni ecc. ma dividendoli per colore.

 

Biancheria intima e pigiami si lavano e disinfettano spesso

Come è prevedibile, gli indumenti che vanno lavati più spesso è la biancheria intima  di uso quotidiano: slip, mutandine, top, t-shirt, maglie, calzini, collant, leggings, canottiere e camicie devono essere lavati dopo ogni utilizzo. Un ottimo prodotto per sbiancare e disinfettare l’intimo è rappresentato dalla candeggina delicata indicata anche per la lana e per la seta poiché agisce grazie alla presenza dell’ossigeno.

Anche i pigiami o comunque la biancheria con cui si dorme si dovrebbe lavare con una certa frequenza. Il pigiama, infatti, andrebbe cambiato ogni tre o quattro giorni al massimo. Stesso discorso vale anche per i reggiseni. Per quanto riguarda felpe e maglioni, dipende dal tessuto con cui sono fatti e da quanto sono sporchi. Ad esempio, quelli in cotone, seta o cachemire andrebbero lavati dopo essere stati indossati un paio di volte, quelli in lana e sintetici, invece, possono essere cambiati anche cinque volte prima di essere lavati.

 

Ricordarsi di lavare di tanto in tanto cappotti ma anche sciarpe e cappelli

Per quanto riguarda giacche e giacconi, basterà lavarli una sola volta a stagione, prima di riporli dell’armadio. Quanto ai cappotti in lana e giacche piumini, andrebbero lavati un paio di volte a stagione, seguendo rigorosamente le istruzioni sull’etichetta. Qualche consiglio in più? Mettete all’aria fresca i panni una volta indossati, qualora non debbano essere lavati. Infine, non dimenticatevi del nostro naso per capire quando un indumento va riposto nel cesto della biancheria e non nell’armadio.

In ogni caso tutti i capi più importanti come cappotti e giubbini possono essere portati in lavanderia chiedendo appunto la sanificazione dei capi grazie all’uso dei detergenti industriali che non rovinano i tessuti.

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Categorie: Moda