Pelle arrossata, irritazione, prurito: se hai questi disturbi, potresti soffrire di dermatite. Si tratta di un’infiammazione della pelle che può presentarsi in diverse forme, con cause e sintomi specifici, dalla dermatite atopica a quella da contatto, da quella seborroica alla dermatite da stress.

La dermatite non è una malattia grave e non è contagiosa, ma può essere molto fastidiosa. In più, se il prurito è forte può portare a grattarsi, causando lesioni della pelle che possono scatenare infezioni. E’ quindi importante diagnosticarla con una visita dermatologica, per trattarla subito e nel modo più opportuno.

Vediamo in dettaglio cos’è la dermatite, a cosa è dovuta, come si cura e come prevenirla.

Cos’è

“Dermatite” significa, letteralmente, “infiammazione della pelle”. Ma la sua definizione è molto più ampia. Nella terminologia clinica, infatti, questo termine generico viene utilizzato per indicare diverse malattie infiammatorie della pelle che causano arrossamento e prurito.

L’infiammazione può essere temporanea o durare a lungo a seconda delle cause che la scatenano, che possono essere interne o esterne (per esempio il contatto con sostanze irritanti). Oltre a rossore e prurito, possono manifestarsi altri sintomi, come gonfiore, vescicole, bolle e croste, desquamazione, essudazione.

tipi di dermatite
Fonte: Unsplash / Sharon Mccutcheon

Le diverse forme di dermatite

Esistono molte forme di dermatite, con origini diverse e manifestazioni cliniche tipiche. Alcune interessano solo specifiche parti del corpo, mentre altre possono presentarsi ovunque.

Vediamo le più comuni.

Dermatite atopica, o eczema atopico

E’ la forma più frequente. Colpisce soprattutto i bambini ma può interessare anche adolescenti e adulti. Si manifesta con arrossamento e vescicole che prima compaiono sul viso e poi si estendono al collo, al cuoio capelluto, alle braccia e alla gambe. L’eruzione si sviluppa soprattutto in corrispondenza delle pieghe della pelle, ad esempio nei gomiti e nelle ginocchia, zone in cui l’umidità favorisce l’irritazione.

Dermatite seborroica

E’ una forma di infiammazione della pelle che si accompagna a desquamazione intensa. In genere è frequente sul cuoio capelluto, dove causa la forfora, sul viso, dietro le orecchie e sulla schiena, tutte zone caratterizzate da un’elevata presenza di ghiandole sebacee. Nei lattanti, provoca un’eruzione sul cuoio capelluto con croste spesse e giallastre, la cosiddetta crosta lattea.

Dermatite da contatto

Si chiama così perché è causata dal contatto con sostanze irritanti (dermatite irritativa da contatto) o allergizzanti (dermatite allergica da contatto), in particolare agenti chimici. Può dare prurito e dolore e causare gonfiore e vesciche.

Dermatite da stress

Si tratta di un disturbo della pelle caratterizzato dalla comparsa improvvisa dei sintomi tipici della dermatite, come chiazze rosse, secchezza, prurito, bruciore, in concomitanza con un periodo di forte sovraccarico psicofisico ed emotivo. E’ simile ad una dermatite da contatto, ma senza le cause che di solito provocano questa forma di dermatite (contatto con agenti irritanti o allergizzanti).

forme di dermatite
Fonte: Unsplash / Caroline Hernandez

Dermatite discoide o nummulare

Deve il suo nome alla particolare forma circolare o ovale delle chiazze che si formano sulla pelle. Può comparire in qualsiasi parte del corpo ma in genere si manifesta sugli avambracci, sul dorso, sulle mani o sui piedi ed esclude viso e cuoio capelluto. Colpisce più frequentemente gli adulti tra i 50 e i 70 anni.

Dermatite da stasi

E’ un’infiammazione cutanea degli arti inferiori dovuta al ristagno di sangue e liquidi. Si manifesta inizialmente con cute arrossata, pruriginosa e ispessita. In un secondo momento può causare anche ulcere.

Dermatite disidrosica

E’ caratterizzata da piccole vescicole pruriginose localizzate principalmente sui palmi delle mani o sulla pianta dei piedi, spesso anche tra le dita, e causate da anomalie nella sudorazione.

Dermatite della mano e del piede

Si tratta di una dermatite caratterizzata da cute arrossata, desquamata e ispessita sulle mani, sui piedi, o su entrambi.

Dermatite erpetiforme di Duhring

Si tratta di un disturbo autoimmune che colpisce le persone affette da celiachia e causa la formazione di gruppi di vesciche molto pruriginose e arrossate e gonfiori simili a quelli dell’orticaria.

Sintomi

Come capire se si tratta di dermatite? Come abbiamo visto, i diversi tipi possono avere sintomi specifici legati alle cause dell’infiammazione e alle sue caratteristiche. Anche l’intensità e la durata dei disturbi possono variare a seconda della forma di dermatite di cui si soffre. Esistono forme leggere e transitorie e forme acute o croniche che possono durare poche settimane, ma anche qualche mese o addirittura anni, con periodi di regressione e riacutizzazione che si alternano.

In linea generale, comunque, ci sono dei segnali da non sottovalutare perché potrebbero essere la spia di una dermatite. Tra questi, in particolare:

  • arrossamento
  • prurito
  • desquamazione
  • gonfiore
  • essudazione
  • croste
  • vesciche (a volte)
  • ispessimento della pelle, o lichenificazione (presente soprattutto nella dermatite cronica).

A cosa è dovuta la dermatite?

Le cause, come abbiamo accennato, variano a seconda del tipo e non sempre sono conosciute. Spesso, in chi soffre di dermatite è già presente alla nascita una sensibilità della pelle che la predispone alla malattia.

In linea generale si possono distinguere due macrocategorie di dermatite, proprio a seconda della causa scatenante:

  • dermatiti causate da fattori aggressivi esterni (esogene)
  • dermatiti che dipendono direttamente dall’organismo (endogene).

In alcuni casi, più fattori possono essere presenti contemporaneamente: ad esempio, una dermatite endogena può essere aggravata da fattori esterni come il contatto della pelle con sostanze irritanti.

a cosa è dovuta la dermatite
Fonte: Pixabay

Le cause dei più comuni tipi di dermatite

Le più comuni forme di dermatite possono avere cause di tipo irritativo, allergico, genetico, da stress. Vediamole in dettaglio.

  • Dermatite atopica: è causata da un difetto genetico della barriera cutanea che predispone la cute all’infiammazione. Sono coinvolti anche fattori di tipo genetico o ereditari: spesso questa malattia è a carattere familiare.
  • Dermatite seborroica: è dovuta all’iperattività delle ghiandole sebacee e alle particolari caratteristiche del sebo, che favoriscono la crescita del fungo Malassezia furfur, la cui presenza massiccia irrita la cute. Non esiste una causa nota, ma si considerano coinvolti fattori come squilibri ormonali, uso di farmaci (come corticosteroidi), stress e predisposizione genetica.
  • Dermatite da contatto: la causa è il contatto con sostanze irritanti o allergizzanti, soprattutto chimiche. Tra queste, i detergenti aggressivi e i solventi come l’acetone per le unghie. Questa forma viene spesso chiamata “dermatite professionale” perché le sostanze irritanti sono riconducibili al lavoro che si svolge: è il caso di chi lavora nell’edilizia e nell’industria chimica e tessile, di imbianchini, parrucchieri, panettieri e pasticceri.
  • Dermatite da stress: si manifesta in concomitanza con periodi di forte stress, ma i meccanismi che la innescano non sono del tutto noti.
  • Dermatite erpetiforme: è una malattia fortemente associata alla celiachia. Il termine “erpetiforme” si riferisce all’aspetto a grappolo delle lesioni, simili a quelle tipiche delle infezioni da herpes virus, ma non c’è nessuna relazione causale tra questa malattia della pelle e i virus erpetici.
  • Dermatite da stasi: è dovuta al ristagno di sangue e liquidi negli arti inferiori e colpisce soprattutto le persone che presentano un gonfiore (edema) cronico dovuto a insufficienza venosa cronica delle gambe, a insufficienza cardiaca o a linfedema.
  • Dermatite disidrosica: le cause non sono certe, ma vengono associate a un eccesso di sudorazione, come suggerisce il nome.

Diagnosi

In genere, la diagnosi di dermatite viene effettuata dal dermatologo, che durante una visita specialistica esamina l’eruzione cutanea e valuta lo stato generale del paziente e la presenza di familiarità e di disturbi concomitanti: spesso, per esempio, la dermatite atopica si associa ad altre problematiche come asma e febbre da fieno (la cosiddetta triade atopica).

Non esistono test specifici per diagnosticare la dermatite, tranne per la forma allergica da contatto, per cui può essere richiesto un patch test. Questo esame allergologico serve per individuare l’eventuale sensibilità verso certe sostanze. Il test si esegue in laboratorio, semplicemente applicando sulla pelle alcuni cerotti che contengono le sostanze da valutare.

Complicanze

Le principali complicanze della dermatite sono legate alla presenza del prurito, che porta chi ne soffre a grattarsi anche in modo molto energico. Questo può causare lesioni della pelle che possono infettarsi.

Una delle complicazioni è proprio la dermatite infettiva, dovuta al fatto che le zone della pelle colpite da dermatite sono frequentemente soggette a infezioni batteriche, prevalentemente stafilococciche o streptococciche, o causate da funghi.

Come si cura la dermatite?

Non esiste una cura risolutiva per la dermatite. Il trattamento dipende dal tipo e dalle cause e tendenzialmente punta ad alleviare i sintomi e a prevenire la comparsa di nuovi focolai.

come si cura la dermatite
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Farmaci e creme lenitive

Per gli episodi lievi o moderati, è possibile fare ricorso a prodotti di automedicazione da applicare localmente, che attenuano temporaneamente l’infiammazione e il prurito. Sono efficaci le creme all’ossido di zinco e magnesio silicato, le creme e le lozioni dall’azione emolliente o quelle contenenti antistaminici, ma anche gli impacchi freddi o tiepidi con soluzione salina.

Per le forme più acute e gravi, invece, serve una terapia farmacologica, locale o sistemica, a base di cortisonici e derivati, da effettuare dietro prescrizione medica. I cortisonici devono essere impiegati solo in presenza di un’effettiva necessità, che sarà lo specialista a valutare, e per un periodo di tempo limitato, per evitare gli effetti collaterali. La loro azione permette di tenere sotto controllo i disturbi ma non è curativa, quindi con la sospensione della terapia possono verificarsi delle ricadute.

In alternativa al cortisone, è stato proposto l’utilizzo di immunosoppressori, anche questo su indicazione e sotto stretto controllo medico.

Se la dermatite è aggravata da infezioni che interessano le lesioni della pelle, possono essere prescritti anche antibiotici, sia in crema che da assumere per via orale.

Rimedi naturali

Anche alcuni rimedi naturali, soprattutto quelli fitoterapici, possono rivelarsi efficaci contro le forme non particolarmente severe. E’ il caso del gel di aloe vera e delle pomate alla calendula, ad azione lenitiva contro rossore e prurito, o dell’olio di Ribes Nigrum, un antistaminico naturale ad effetto antinfiammatorio.

Altre terapie

Nella dermatite atopica, è stata utilizzata con successo anche la fototerapia, che sfrutta i benefici dell’esposizione controllata ai raggi ultravioletti.

In presenza di dermatite da contatto, sia irritativa che allergica, è fondamentale eliminare l’agente che l’ha scatenata.

La dermatite può avere anche un impatto sul benessere psicologico. Il prurito, se molto forte, può causare difficoltà a dormire, nervosismo e irritabilità. Inoltre, se la dermatite si manifesta sul viso o su altre parti visibili del corpo, può creare disagio e senso di inadeguatezza, arrivando a condizionare la vita sociale di chi ne soffre. In questi casi, oltre alle cure farmacologiche, può essere consigliabile un supporto psicologico che aiuti ad accettare la malattia e a conviverci più serenamente.

Le regole quotidiane da seguire nel trattamento della dermatite

Accanto alle terapie, è anche importante adottare una serie di buone pratiche quotidiane che aiutano ad alleviare i sintomi ed evitano che peggiorino.

E’ importante:

  • limitare bagni o docce prolungati e con acqua troppo calda, che possono seccare la pelle
  • usare quotidianamente emollienti per mantenere la pelle costantemente idratata
  • evitare l’uso di saponi, profumi e altri possibili agenti irritanti
  • evitare di grattarsi e di sfregare continuamente la parte lesionata
  • non usare tessuti irritanti come lana grezza e capi sintetici
  • mangiare in modo sano ed equilibrato.
come prevenire la dermatite
Fonte: Unsplash / Bruce Mars

Prevenzione

Come non esiste una cura risolutiva, non esistono neanche specifiche strategie per prevenire la dermatite. La prima vera arma di prevenzione è la cura della pelle, che se è in salute è più in grado di proteggersi da irritazioni e infezioni.
E’ bene mantenerla idratata e nutrita ed evitare di seccarla: questo aiuta anche a prevenire le ricadute nel caso in cui si sia già sofferto di dermatite in passato.

Ecco qualche consiglio utile:

  • usare quotidianamente creme ad azione idratante ed emolliente
  • non fare docce o bagni prolungati e con acqua troppo calda, per non privare la pelle degli strati esterni che la proteggono
  • asciugare bene la pelle dopo ogni lavaggio
  • non usare saponi e shampoo aggressivi o troppo schiumogeni
  • mantenere il giusto grado di umidità negli ambienti
  • evitare gli sbalzi di temperatura
  • prediligere tessuti in cotone se indossati a diretto contatto con la pelle

Contro le ricadute è anche importante evitare, per quanto possibile, il contatto con gli allergeni noti e con le sostanze irritanti che hanno causato precedenti episodi di dermatite.

Insomma, la dermatite non è grave ma può essere molto fastidiosa. Da questa malattia, qualunque sia la forma in cui si manifesta, non si guarisce, ma è possibile imparare a convivere con i suoi sintomi con il giusto approccio terapeutico e qualche accorgimento quotidiano. In questo modo, non solo la qualità della vita migliorerà, ma sarà anche più semplice evitare le ricadute o un peggioramento dei disturbi.

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