Una festa di famiglia in grande stile, una sposa a cavallo a chiudere la sfilata, una collezione Chanel haute couture che fa sognare ad occhi aperti. Le sfilate di alta moda di Parigi, anche in questo periodo di distanziamento sociale, non smettono di farci vivere piccole favole fatte di seta e drappeggi. E di certo Chanel, sotto la guida attenta di Virginie Viard, non fa eccezione.

Anzi, alla Paris Haute Couture, in un Grand Palais allestito di tutto punto, è andato in scena un fashion show romantico e raffinato ma anche dal sapore informale. Come detto, l’idea alla base del defilè era la festa di famiglia. Un party fatto di archi fioriti e invitate fasciate nei più begli abiti del marchio.

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Chanel haute couture: il cortometraggio di Anton Corbijn

Nell’ambito della settimana virtuale dell’alta moda, a fare la parte del leone sono i mini film, come quello firmato da Matteo Garrone per Dior. Così anche il defilè Chanel è stato registrato e montato ad arte. In questo caso contando sulla bravura del regista olandese Anton Corbijn, che ha unito bianco e nero e colore.

Un ingresso trionfale quello delle top model sulla passerella. O meglio, su un percorso saggiamente circoscritto all’interno della disposizione circolare delle sedie. Un front row un po’ particolare, visto che non era destinato solo alle Vip, ma che ha accolto anche le stesse modelle che finivano di sfilare.

Muse del marchio, quali Marion Cotillard, Vanessa Paradis o Charlotte Casiraghi di Monaco, erano lì a rendere omaggio. E sì, anche a prestare il volto come comparse di un cortometraggio molto ben orchestrato.

Chanel haute couture: la primavera estate 2021 tra fiori e spose a cavallo

Parlando nel dettaglio della collezione haute couture Chanel per la primavera estate 2021, la linea di Virginie Viard segue lo stile del brand in forme e tagli sartoriali. Il tweed è sempre la prima donna di ogni linea e, anche in questo caso, è protagonista indiscusso.

Come completi e giacche, dritte e ispirate al guardaroba un po’ maschile, come Mademoiselle Coco voleva. Ma guai a pensare che la linea Chanel sia garçonne, visto che la femminilità rappresenta un asso piglia tutto. I ricami floreali, le gonne a balze, lo chiffon morbido ed etereo, le maniche a palloncino, sono tutti dettagli girly che ingentiliscono ogni cosa.

La collezione ci piace nella sua freschezza di colori e appare anche meno strutturata nei volumi di quanto non ci si potesse aspettare. Lode a Chanel per aver chiesto a Jill Kortleve e alle sue forme meno scheletriche della norma di sfilare. E lode anche per aver chiuso il fashion show con un abito da sposa. Con lei arrivata a cavallo, indipendente e bellissima come una principessa moderna. Romanticismo e potere.

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