A 98 anni è morto Pierre Cardin, lo stilista del futuro. Di origini italiane, ma naturalizzato francese, è stato un grande fashion designer del Novecento, grazie alle sue innovazioni nel mondo della moda. Figlio di immigrati italiani in Francia, l’annuncio della morte è stato dato dalla famiglia dello stilista all’Afp.

Non credo che qualcuno sia mai stato più importante di me nel mondo della moda.

Grande stilista di moda, che ha saputo rivoluzionare l’industria fashion, era anche un fervente attivista nel campo del volontariato. Durante la Seconda Guerra Mondiale ha prestato servizio nella Croce Rossa. Mentre il 16 ottobre 2009 è stato nominato Ambasciatore di buona volontà dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite (FAO).

Biografia di Pierre Cardin

Pietro Costante Cardin, questo è il nome completo di Pierre Cardin, era nato a Sant’Andrea di Barbarana (frazione del comune di San Biagio di Callalta, in provincia di Treviso) il 2 luglio del 1922. Ed è venuto a mancare il 29 dicembre 2020 a Neuilly-sur-Seine, comune francese dell’Hauts-de-Seine. La sua famiglia di origine italiana si trasferì in Francia dopo aver avuto problemi economici dopo la prima guerra mondiale.

Dior farà sfilare la cruise collection nella residenza estiva di Pierre Cardin

A 14 anni Pierre, nome francesizzato di Pietro, iniziò l’apprendistato come sarto a Saint-Ètienne. Nel 1945 ha iniziato a lavorare a Parigi, prima da Jeanne Paquin e poi da Elsa Schiaparelli. È stato il primo sarto della maison di Christian Dior nel 1947, dopo essere stato rifiutato da Balenciaga. Nel 1950 ha fondato la sua casa di moda, occupandosi poi di alta moda nel 1953. Venne considerato lo stilista del futuro per le sue ispirazioni mai banali e per la sua moda unisex. Celebre il suo bubble dress, il vestito a bolle.

È stato anche il primo stilista ad aprire in Giappone un negozio di alta moda: era il 1959. Non solo moda. Nel 1981 ha acquistato i ristoranti Maxim’s aprendo filiali a New York, Londra e a Pechino nel 1983. E possedeva anche la catena di Hotel Maxim’s.

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