Stress in gravidanza: come influisce sullo sviluppo del bambino? E soprattutto, come combattertelo? Queste sono due delle domande che più frequentemente si pongono le future mamme. Donne in dolce attesa che di certo vorrebbero assicurare la massima serenità possibile al proprio bambino, ma che purtroppo devono fare i conti con gli imprevisti della vita.

Problemi familiari, difficoltà economiche, stress da lavoro: in gravidanza, così come in ogni altro momento della nostra esistenza, questi fattori possono mettere a dura prova la nostra serenità e stabilità emotiva. Gli imprevisti e i problemi fanno parte della vita di chiunque. Riuscire ad affrontarli e a superarli in maniera sana e positiva è però di fondamentale importanza, specialmente quando si aspetta un bambino.

Come saprete infatti, lo stress in gravidanza fa male al bambino, oltre che alle mamme. Vediamo quali sono alcune delle conseguenze da conoscere.

Stress in gravidanza, conseguenze per il bambino

Molte ricerche hanno dimostrato che ansia e stress della mamma possono provocare problemi anche al bambino. È stato dimostrato ad esempio che i figli di mamme stressate tendono ad avere un peso inferiore alla nascita, e con il passare del tempo dimostrano di avere anche maggiori disturbi emotivi.

I bambini delle mamme che si sentivano particolarmente spossate e tese durante la gestazione hanno anche anche registrato una minore efficienza del sistema immunitario.

Le conseguenze dello stress in gravidanza per lo sviluppo del bambino: lo studio

Un nuovo studio condotto dall’Università di Edimburgo ha adesso rivelato che i livelli di stress percepiti dalla futura mamma sono collegati anche a dei cambiamenti nelle aree del cervello del neonato che sono associate allo sviluppo emotivo.

Lo studio ha esaminato lo stress attraverso i livelli dell’ormone cortisolo registrati nelle madri. Il cortisolo è infatti coinvolto nella reazione del corpo allo stress. Livelli più alti indicano che la mamma avverte uno stress maggiore. Proprio tale ormone svolge un ruolo cruciale nella crescita fetale. Esaminando un campione di 78 donne in gravidanza, gli autori hanno infatti osservato che i livelli di cortisolo sono collegati a differenze nelle connessioni cerebrali e nello sviluppo dell’amigdala del bambino, un’area del cervello coinvolta nello sviluppo emotivo e sociale durante l’infanzia.

Per giungere a tale conclusione i bambini sono stati sottoposti a una serie di scansioni cerebrali mediante risonanza magnetica (MRI).

Tali scoperte, illustrate sulle pagine della rivista eLife, potrebbero aiutare a spiegare perché i bambini le cui madri hanno sofferto di elevati livelli di stress durante la gravidanza tendono ad avere maggiori problemi emotivi in età avanzata.

Come ridurre lo stress in gravidanza?

Alla luce di quanto emerso dallo studio, gli autori sostengono dunque l’importanza di ridurre lo stress durante la gravidanza, supportando in primis le donne incinte e offrendo loro un ulteriore aiuto.

Gli esperti ricordano inoltre che anche una buona terapia psicologica potrebbe rivelarsi fondamentale in questa particolare e delicata fase della vita:

Per fortuna, i trattamenti psicologici hanno molto successo nell’aiutare madri e bambini. Speriamo che i nostri risultati possano guidare le terapie future, in modo da riuscire a individuare coloro che potrebbero avere più bisogno di sostegno.

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Foto di Pedro Figueras da Pixabay
via | ScienceDaily

Categorie: Benessere