I LUOGHI COMUNI SUL VACCINO
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Il piccolo Andrea, 8 anni, oggi avrebbe potuto, finalmente, riprendere ad andare a scuola, giocare, incontrare gli amichetti, fare sport. A vivere la sua vita, quella che aveva dovuto «interrompere» dopo una diagnosi terribile: quella della leucemia mieloide acuta. La malattia l’aveva colpito un anno fa: Andrea e la sua famiglia hanno sofferto tanto, nessuno poteva sapere se ce l’avrebbe fatta. Poi, grazie al trapianto di midollo della sorellina di dieci anni, il piccolo ha cominciato a stare meglio.

Eppure non potrà comunque tornare a scuola: a impedirglielo, questa volta, è il pericolo di ammalarsi. Nella sua classe ci sono cinque bambini non vaccinati: il sistema immunitario di Andrea è debole, e anche una banale infezione, per lui, potrebbe avere conseguenze terribili. I genitori hanno deciso insieme al medico: non si può correre un rischio così elevato. Il bimbo non tornerà in classe, perlomeno non in quella.

A riferirlo è un medico di Castelfranco Veneto, Oriana Maschio, con un post su Facebook: «Sono stordita. Incontro un’amica pediatra. Eravamo assieme in macchina un anno fa quando da Padova arrivò la notizia. Il bimbo con la febbre alta da sei giorni aveva un bruttissimo emocromo e si confermava la più terribile delle leucemie, il mostro che a noi medici fa venire i brividi: leucemia mielode acuta. Lei iniziò a piangere, chissà se ce l’avrebbe fatta. Oggi le chiedo del bambino che ora ha otto anni. “Bene!”, mi risponde con un sorriso. “È stata dura ma ora sta meglio grazie al trapianto di midollo della sorellina di dieci anni”. Gioisco per lui, ha l’età di Edo, il mio amato nipote, campione di scala quaranta».

Ma ecco il problema: «Non possiamo mandarlo a scuola, ci sono cinque bambini non vaccinati nella sua classe e, vivendo in un paese non c’è alternativa, nell’altra classe ce ne sono altri tre. Ma dico, siamo in un paese civile? Siamo nel 2018 ed esiste questa gente stupida che trova in politici imbecillì una voce, gente che sproloquia dimenticando che non pratichiamo più l’antivaiolosa visto che l’organizzazione mondiale della sanità ha confermato che l’ultimo caso di vaiolo al mondo risale al 1978. Intanto i bambini che hanno subìto chemio (ma questa gente sa cosa vuol dire per un bambino?) dovranno cercare una classe di bambini vaccinati e magari come Andrea alzarsi prima ogni mattina per andare col papà in macchina in un altro paese».

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L’obbligo vaccinale oggi

Intanto, in un post su Facebook in cui fa il bilancio sui primi 100 giorni da ministro della Salute, Giulia Grillo scrive: «In Parlamento è stato depositato un disegno di legge per superare l’insufficiente impostazione del decreto Lorenzin, che focalizzandosi unicamente sull’obbligo ha prodotto una guerra di religione sulle politiche vaccinali. Per noi è importante la salute di tutti i cittadini, a partire dai più fragili, per questo promuoveremo una legge quadro in materia di vaccini moderna e in linea con i principi dettati dall’Oms. Una legge che supera la situazione emergenziale del decreto Lorenzin e si fonda sui principi di informazione ed educazione alle vaccinazioni, in tutte le età, non limitandosi alla coercizione».

L’obbligo vaccinale è ancora in vigore: non è stato abolito e, per l’anno scolastico 2018-19, rimane valido. Ma la circolare Miur-Ministero della Salute ha introdotto la possibilità di presentare solo l’autocertificazione e non necessariamente la documentazione della vaccinazione (o dell’esonero, del differimento o la copia della prenotazione del vaccino all’ASL).

Resta in vigore il divieto di ingresso negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia per i bambini (0-6 anni) non in regola con le vaccinazioni, dopo la cancellazione dell’emendamento che lo prorogava. Ma per i genitori degli alunni della primaria e della secondaria, non in regola con le vaccinazioni, sono previste sanzioni da 100 a 500 euro.

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L’articolo Sconfigge la leucemia, ma non può tornare a scuola: i compagni non sono vaccinati proviene da VanityFair.it.