Lo stesso stipendio, lavorando due ore in meno. È la proposta che ha fatto ai suoi dipendenti Günter Dillig, amministratore delegato dell’azienda Jobroller, che si occupa di inserimento nel mondo del lavoro con una piattaforma online e che ha sede a Straubing, in Baviera.

In cambio, i lavoratori devono accettare due regole: rinunciare alla pausa pranzo (sostituita da una, brevissima, per bere un caffè al volo) e mantenere il cellulare spento (e, quindi, disconnesso da tutti i social network). Nessuna telefonata, nessun post, nessun messaggio e nessuna email dal proprio account personale. Se stanno a questi patti, i dipendenti possono abbandonare la loro postazione al termine della sesta ora di lavoro, anziché alla fine dell’ottava. Dieci ore in meno alla settimana. Lo riferisce il quotidiano tedesco Die Welt.

Dillig, che vuole aiutare lo staff a ristabilire un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata, insiste su un concetto: la motivazione e due ore in più di tempo libero a disposizione possono diventarlo. L’amministratore delegato ha organizzato il lavoro dei dipendenti, che sono circa una decina, in due turni: dalle 8 alle 14 o dalle 11 alle 17: non c’è stato bisogno di assumere altro personale.

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Per ora, l’esperimento, che è partito a febbraio, sembra funzionare: da quando è stata introdotta la giornata «breve», le assenze per malattia e gli errori sarebbero diminuiti, a tutto vantaggio dei risultati e della concentrazione. «Se lavori otto ore consecutive, sei esausto, e gli errori si moltiplicano. Per non parlare di quando arrivi a nove e dieci», commenta Dillig.

Anche in Italia i lavoratori dimostrano di apprezzare molto il tempo libero, anche più dei soldi. Nella Motor Vallery, culla dell’industria meccanica nel Bolognese, la nuova via della contrattazione aziendale si fonda sul modello tedesco: ai dipendenti viene data la possibilità di scegliere fra tempo libero o più denaro in busta paga e la maggior parte, secondo uno studio della Fiom bolognese, ha scelto di avere più ore a disposizione da dedicare a sé e alla propria famiglia.

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L’articolo Germania: meno ore di lavoro, stesso stipendio, ma niente social né pausa pranzo. Accettereste? proviene da VanityFair.it.